Un altro cartone che vorrei analizzare è proprio la Pimpa: cagnolina bianca con grandi pallini rossi e lunghe orecchie, accompagnata da un altro personaggio che è Armando (il suo padrone o meglio dire il suo papà). Personaggio nato dall’omonima serie di fumetti italiani ideata nel 1975 dal fumettista Altan divenuta poi una serie a cartoni animati.
La Pimpa è curiosa, allegra e sempre in cerca di nuove avventure. Superata la soglia di casa, viaggia, per scoprire mondi nuovi incontrando buffi personaggi che la aiutano a superare gli ostacoli che si propongono.
La stessa curiosità che hanno i bambini di scoprire cosa c’è là fuori e com’è il mondo.
Puntata dopo puntata arricchisce il proprio bagaglio, comprende ogni volta, qualcosa di più del mondo che la circonda. Combina pasticci sì, ma sa come tirarsene fuori.
All’interno della serie si scopre come Armando in realtà incarna la figura genitoriale, gentile ed accomodante ma anche giustamente severo ove necessario.
Armando è una figura estremamente importante per la Pimpa è colui che ascolta, comprende e riflette insieme a lei. Ogni viaggio che compie al suo ritorno lo racconta al papà Armando, creando un rapporto ricco di attenzione reciproca, dialogo ed emotività condivisa.
Il rapporto che ogni bambino dovrebbe avere con il genitore è proprio quello che la Pimpa ha con Armando ed è qui, che si dà luce alla vera rappresentazione del rapporto genitore-figlio.
Greta Gabriele
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