PJ MASKS
Pj masks o super pigiamini è una serie animata anglo-francese di tre ragazzini Connor, Amaya e Greg che di notte si trasformano in Gattoboy, Gufetta e Geco per combattere i cattivi.
All’interno della serie questi tre ragazzini di giorno apparentemente hanno vite normali e di notte si trasformano in super eroi per combattere “ il Male”.
Il male è incarnato da altri tre ragazzini (romeo, lunetta e il ninja della notte) presenti sempre in ogni puntata.
Lottano senza sosta gli uni contro gli altri lo scopo è sempre lo stesso combattere e sconfiggere il “male”. L’esaltazione data da certe musiche e ritmi vicini al “thriller” non è di buon auspicio per affrontare l’età evolutiva.
La figura del genitore non è presente, ci sono solo protagonisti della stessa età che sembra sempre possano cavarsela da soli
Ma è davvero così? Possono sempre cavarsela da soli?
Guardando attentamente il cartone sembrerebbe proprio di sì, l’amicizia risolve tutto, sempre.
Si dà un’idea esaltata dell’amicizia e viene completamente messo da parte il ruolo del genitore. Combattere da soli perché “solo grazie al potere dell’amicizia riusciremo a farcela” è un’idea esagerata della realtà.
L’amicizia è fondamentale soprattutto per il target a cui è rivolto il cartone ma gli va data la giusta rappresentazione senza minimizzare il ruolo dell’adulto.
Chiedere aiuto è importante soprattutto se si è bambini e si hanno tante cose da dover imparare e saper gestire. La parte emotiva che fanno emergere i cartoni è un potente strumento e non va manipolato per uno scopo di audience ma per fini più costruttivi come l’educazione.
Concludendo questo articolo vorrei ricordare che il mio intento non è assolutamente quello di demolire i cartoni animati tanto amati da tutti, ma quello di porre alla luce alcuni aspetti secondo una prospettiva educativa e formativa.
Non esistono cartoni buoni o cattivi, giusti o sbagliati, tutti i cartoni possono essere guardati sempre se veicolati dalla presenza dell’adulto; solo così si darà la possibilità al bambino di ampliare i propri orizzonti.
Purtroppo ci dimentichiamo che troppo spesso i cartoni animati sono più uno strumento economico e di marketing che educativo, fatto sta che i cartoni più amati sono anche quelli che presentano più gadget in assoluto. Detto ciò vorrei dare un piccolo consiglio: che si tratti di Peppa Pig, di Masha e Orso o la Pimpa cerchiamo di rendere variegato il mondo fantastico del bambino anche con cartoni meno commercializzati e pubblicizzati. Uscendo dagli schemi della commercializzazione troveremo un mondo nuovo tutto da scoprire sia dal punto di vista culturale che educativo.
Greta Gabriele
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